Aiutare chi ha più bisogno

Il nostro obiettivo è realizzare soluzioni innovative i cui primi a beneficiarne siano le persone più fragili e chi si prende cura di loro

La nostra storia

Nel 2006 Adam e Andrea, entrambi designer, sono tra i primi in Italia a cogliere come opportunità il sempre più intenso dialogo tra mondo reale e mondo digitale. Con il consolidarsi e l’intensificarsi dell’impegno nello sviluppo e nella realizzazione di prodotti innovativi nell’ambito delle telecomunicazioni, nel 2009 avviano 21am, una realtà che propone con crescente successo il design come leva d’innovazione e che li porta a progettare e realizzare prodotti, sistemi e servizi nel mondo delle telecomunicazioni, dell’industria 4.0 e della smart-home. 21am è infatti una delle prime aziende italiane a declinare la disciplina della user experience sullo sviluppo di prodotti e servizi innovativi, con un approccio unico a cavallo tra digitale e fisico.

Nel 2012, dopo aver assistito alla presentazione di un produttore di telefoni cellulari per anziani, decidono di focalizzare la loro attenzione verso il mondo dei prodotti e servizi dedicati alle persone non auto-sufficienti e di lavorare a soluzioni indirizzate sia alla categoria della quarta età (over75) che della seconda infanzia (dai 3 ai 5 anni). Tra i risultati di questo impegno emerge in particolare il successo commerciale del bPhone, un telefonino di sicurezza pensato per le famiglie con bambini dai 36 mesi la cui semplicità ha incontrato anche le esigenze di molte persone con genitori anziani.

Nel 2016 l’incontro con Mirco Ferrari segna l’inizio nella definizione di Noon Care come realtà in grado di raccogliere e dare concretezza a tutte queste esperienze. Fondatore di MFLabs, Mirco aveva già sviluppato prima dell’incontro con Adam e Andrea un progetto dedicato alle esigenze di persone con limitate capacità motorie: Project A.R.A.L.E. è un sistema costituito da un dispositivo di lettura delle onde celebrali e da un software in grado di elaborare i segnali catturati, trasformarli in informazioni utili e controllare oggetti nel mondo reale. Mirco aveva quindi già iniziato nello sviluppo software lo stesso percorso che  Adam e Andrea stavano conducendo nel design di prodotto, la condivisione di queste esperienze non poteva che sancirne la complementarietà e consolidare l’esigenza di dare al tutto una dimensione più concreta.

Nel 2017 viene costituita Noon Care e, grazie ad un investimento pre-seed da parte di Primomiglio SGR, viene sviluppata e consolidata la sua piattaforma digitale proprietaria. La piattaforma, ideata sulla base delle esigenze reali intercettate nelle precedenti esperienze, permette l’integrazione di servizi e prodotti di assistenza, nuovi o già esistenti, rendendoli più intelligenti e facendoli interagire tra loro. La struttura è progettata per permettere ai caregiver, familiari o professionali, di stare accanto ai propri assistiti in maniera migliore; essa combina logiche potenti e flessibili di raccolta e gestione delle informazioni con la massima apertura a tutti i dispositivi elettronici più diffusi, siano essi smartphone, ausili, dispositivi domotici o di monitoraggio. Per la prima messa in produzione, per garantire massima flessibilità e sicurezza, Noon Care si affida alla tecnologia Microsoft Azure, resa disponibile dall’accesso al programma Microsoft for Startups.

Nel 2018 Noon Care avvia il primo test sul campo nell’ambito del progetto GRACE condotto da Genera ONLUS, cooperativa sociale specializzata in interventi per infanzia e anziani, e il LAB.I.R.INT. del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano; ad un campione di famiglie residenti sia nel borgo sostenibile di Figino che in altri contesti di edilizia sociale assistite da Genera vengono forniti smartphone messi a disposizione da HMD Global e dotati di un launcher Android realizzato da Noon Care. Grazie a questa applicazione, capace di sostituire interamente l’interfaccia dello smartphone e renderlo non solo utilizzabile per persone anziane ma anche controllabile da remoto attraverso la piattaforma Noon Care, per quasi un anno è stato possibile sperimentare e analizzare uno strumento inedito di assistenza alla persona. I caregiver, ovvero sia i familiari che gli operatori di Genera, sono stati dotati di un’interfaccia web a loro dedicata che permetteva di utilizzare lo smartphone Noon Care come strumento di comunicazione con i loro assistiti, con nuove funzionalità quali promemoria settimanale di attività e medicine, ed allo stesso tempo di controllarli, rilevando la posizione o alcuni comportamenti legati proprio ai promemoria, ampliando quindi le possibilità di contatto oltre le ore di assistenza di persona. A seguito dei risultati ottenuti, Noon Care vince il premio Special Award Social Innovation allo StartupItalia! Open Summit 2018.

Nel 2019, sempre assieme a Genera, Noon Care avvia un progetto sperimentale di adattamento della domotica alle necessità dell’assistenza: a marzo Genera inaugura a Milano la co-residenza “Casa dei Tigli”, prima struttura del progetto Mai più̀ soli 65+. Casa dei Tigli è pensata per persone anziane autosufficienti, un nuovo modello di accoglienza e di cura alternativo al ricorso prematuro a RSA, che valorizza la dimensione sociale e intergenerazionale. Grazie alle relazioni professionali dei suoi fondatori, Noon Care ha fatto in modo che, con il contributo di Vimar, l’alloggio venisse dotato in fase di ristrutturazione di un impianto domotico connesso, capace di controllare componenti della casa il cui comando e controllo intelligente potrà attivare nuove possibilità di lettura dello stato degli ambienti ma anche del comportamento degli ospiti, a supporto dell’attività degli operatori.

Adam James Cavallari

Adam ha cominciato la sua professione come industrial designer per 3 Italia.

Nel corso degli anni ha progettato più di 30 prodotti di telefonia, lavorando a stretto contatto con le più grandi multinazionali del settore come Huawei, Samsung, Nokia, ZTE e Benq. In seguito ha creato la propria azienda di consulenza, 21am, che ha progettato e sviluppato diversi prodotti legati al mondo dell’elettronica di consumo come telefoni, dispositivi IoT e prodotti per la connettività mobile ma anche molte interfacce digitali, applicazioni mobile e infrastrutture digitali complesse in ambito domotico, industria 4.0 e di intelligenza artificiale.

Grazie al know-how acquisito collabora con molte startup sia come mentor, che come advisor IT. Nel 2014 ha lanciato un telefono cellulare per bambini, il bPhone, realizzato interamente da 21am e commercializzato in oltre 500 punti vendita in Italia. Il successo dell’operazione ha portato la creazione di Noon Care.

Andrea Alessandri

Nel luglio 2005, dopo aver ottenuto la Laurea Specialistica in Disegno Industriale presso il Politecnico di Milano e terminata la sua esperienza di 3 anni al Collegio di Milano, Andrea avvia la sua carriera di progettista presso Castaldi Illuminazione.

Dopo un anno lascia la posizione e inizia una variegata attività di consulenza. Lavora con diverse aziende in Italia e Austria, approfondendo le tematiche del design industriale e del design per la produzione. Nel mese di aprile 2010, dopo l’incontro con Adam Cavallari, crea 21am.

Grazie alla sua decennale esperienza nella progettazione per la produzione e alla costante ricerca nel campo delle nuove tecnologie e dei materiali, è consapevole che tutte le conoscenze e le possibilità che l’industria oggi offre possono essere trasformate in qualcosa di dirompente e, allo stesso tempo, utile per tutti: Noon Care.

Mirco Ferrari

Laureatosi in Ingegneria Informatica presso l’Università di Parma, Mirco inizia la sua carriera professionale nel 2001 occupandosi di sicurezza informatica presso la Symbolic S.p.A..

Da sempre appassionato di sviluppo software, verso la fine del 2004 decide di applicare le conoscenze acquisite lavorando come consulente per diverse imprese emiliane e specializzandosi nell’internet delle cose e nella robotica. Nel 2007 fonda MF Labs, un laboratorio di soluzioni hardware e software diventato negli anni un punto di riferimento dell’innovazione nelle provincie di Parma e Reggio Emilia.

Nel frattempo non manca di portare avanti progetti di ricerca e sviluppo ad alto impatto sociale come project A.R.A.L.E. il cui obiettivo è quello di dare all’utente la possibilità di controllare dispositivi del mondo reale utilizzando le onde cerebrali. È proprio grazie ad A.R.A.L.E. che nel 2016 avviene l’incontro con Adam e Andrea, con cui condivide l’importanza del digitale a sostegno delle persone fragili.

Il digitale per gli operatori dell’assistenza

Portiamo agli oltre 300mila operatori il meglio delle tecnologie digitali esistenti rendendole semplici, adattabili e integrate